Liberamente tratto da Alice nel paese delle meraviglie
di Lewis Carrol
con dialoghi tratti da:
La cantatrice calva di E. Jonesco
Così è (se vi pare) di L. Pirandello
Baol di S. Benni
E qualche spunto da Calderon De La Barca e Giovanni Pascoli, che si stanno rivoltando nella tomba
Personaggi ed interpreti:
Alice: Marilena Marmo
Cappellaio: Gianluca
Lepre Marzolina: Paola Forni
Regina: Elisabetta Nesa
Re: Bruno Fanchetti
Piccione: Paola Forni
Gatto: Federico Marveggio
Due carte (Cinque: Rosy Pozzoni; Sette: Daniela Marcionni)
Pat: Elisabetta Nesa
Coniglio: Daniela Marcionni
Bruco: Bruno Fanchetti
Fante di cuori: Federico Marveggio
* * *
PRIMA SCENA
Personaggi:
Alice
1ALICE Mi annoooio, mi annoio molto,
2ALICE Leggi il libro che ha lasciato tua sorella
1ALICE Nooo, non ci sono né figure né dialoghi, e a cosa serve un libro, senza figure né dialoghi? Potrei farmi una collana di margherite ..
CONIGLIO Ohimè, ohimè, farò tardi, troppo tardi ! Che ore sono ? Ooh com'è tardi !!
1ALICE Era ... era un coniglio con l'orologio ! Dove si è cacciato ? Forse qua ...aaaaaaahhh
(cade ?)
Beh, dopo una caduta come questa, ruzzolare giù dalle scale mi sembrerà uno scherzo ! Quanti chilometri avrò fatto, cadendo ?
2ALICE Devi essere arrivata quasi al centro della terra. Vediamo, dovrebbero essere circa cinquemila chilometri, mi pare, ma chissà a che Latitudine o Longitudine ?
1ALICE E se passassi attraverso tutta quanta la terra intera ? Chissà come sono buffe quelle persone che camminano a testa in giù ! Gli Antipotici mi pare, ma dovrò domandare a qualcuno in che paese mi trovo, si capisce: mi scusi signora, qui siamo in Nuova Zelanda o in Australia ?
2ALICE Che brutta figura faresti, proprio da bambina ignorante ! No meglio non chiedere niente; sarà pur scritto da qualche parte !
1ALICE E Dinah, la mia gattina, che farà senza di me? Speriamo che si ricordino di darle il suo piattino di latte a merenda ! Ah se l'avessi portata con me !
2ALICE Qui non ci sarebbe nulla da mangiare per lei, neppure pipistrelli, o gazze ... ma una gatta mangia una gazza ? una ... gatta... mangia...una...gazza ?
1ALICE una... gazza ... mangia ... una ... gatta ?
(atterra ?)
CONIGLIO Oh baffi e basette! Come s'è fatto tardi !
1ALICE Accidenti, è proprio veloce, quel coniglio ... o e qui cosa c'è ? guarda guarda, il più bel giardino del mondo ! che fiori e quella ... è una fontana!
2ALICE Ma non puoi entrare, non riesci a infilare neppure la testa !
1ALICE E se anche ci passassi con la testa, a che servirebbe senza le spalle ? Ah se potessi rinserrarmi come un telescopio ! Mi basterebbe sapere qual è la prima mossa e poi, sono sicura, ci riuscirei !
2ALICE E qui cosa c'è ? certamente prima non c'era;
1ALICE La scritta recita "bevimi"
2a Prima guarda bene se c'è scritto "veleno"
1ALICE Oh lo so bene che se bevi da una bottiglia dove sia scritto "veleno" prima o poi ti senti male, ma qui veramente non c'è scritto altro che "bevimi" per cui ... (beve)
Che curiosa sensazione ! Di certo mi sto rinserrando come un telescopio !
2ALICE Speriamo di non estinguerti tutta, come una candela !
1ALICE Certo ora potrò andare nel giardino !! Oh no ! la chiave !! la chiave è rimasta sul tavolino, e ora non sono più abbastanza alta per poterla prendere !
(piange)
2ALICE Suvvia, a che serve piangere ? Se vuoi un buon consiglio, smettila subito ! All'istante !
1ALICE Ma cosa c'è qui ? Un pasticcino con scritto "mangiami" .... D'accordo, lo mangio e se mi fa crescere, potrò prendere la chiave; se mi fa rimpicciolire, striscerò sotto la porta; in ogni caso riuscirò ad entrare nel giardino e perciò non m'importa niente di quel che può accadere !
SECONDA SCENA
Personaggi
Alice
Coniglio
Pat
CONIGLIO La duchessa! La Duchessa! Oh zampe zampette! Oh pelo e basette! Mi farà giustiziare di certo, come è vero che i furetti sono furetti ! Ma dove li avrò messi ?
ALICE Sta cercando qualche cosa ?
CONIGLIO Ehi Mary Ann, che ci fai qua fuori ? Corri subito in casa e portami i guanti bianchi di capretto e un ventaglio ! Svelta, sbrigati !
ALICE tra sé Mi ha preso per la sua cameriera! Chissà come sarà sorpreso quando scoprirà chi sono !
Signor Coniglio...ho il dovere di dirle che si sta sbagliando: io non sono quella che crede...
C - Ah no?
A - Proprio no, signor Coniglio, io sono Alice
C - E io chi sono?
A - (perplessa) il Signor Coniglio...
C - Sicura? Mi guardi meglio. Mi tocchi... Così, brava. E' proprio sicura di toccarmi, vero?
A - Ma certamente...
C - non potete dubitare di voi, non è vero?
A - Certo che no...
C - E invece io non sono come mi vede. Ma ciò non toglie che io sono anche come mi vede lei, signorina mia. E sono anche come mi vedono gli altri..., che anche loro non si ingannano affatto.
A -E dunque lei cambia dall'uno all'altro?
C -Ma sicuro che cambio, signorina mia, e lei no, forse? Non cambia?
A - Ah, no,no, le assicuro che io non cambio affatto!
C - Ma neanche io per me, creda! E tutti si ingannano se non mi vedono come mi vedo io! Ma ciò non toglie che non sia una bella presunzione tanto lamia quanto la sua, cara signorina.
A - Ma tutto questo arzigogolo per concludere cosa?
C -Ti pare che non concluda? Beh, forse è vero...portami i guanti bianchi, presto!
A - (tra sé) Non ho capito granché, ma mi conviene, in ogni caso, portargli il ventaglio e i guanti - ammesso che li trovi ! Ma guarda che splendore questa targa d'ottone, Mary Ann deve essere proprio brava ! brilla tanto che quasi non si legge cosa c'è scritto ... ah, ecco CONIGLIO B.
Che cosa stramba, fare commissioni per un coniglio ! Tra poco, anche la mia gattina Dinah mi manderà in giro a fare commissioni ! "Signorina Alice! Venga subito qui e si prepari per la passeggiata !" "Un minuto solo, tata, devo tener d'occhio questa tana di topo finchè Dinah non sarà di ritorno; guai se il topo scappa !" Sarà difficile che lascino la gatta stare in casa, se dovesse cominciare a impartire ordini a quel modo !
ALICE2 Sempre con la testa tra le nuvole ! Ma pensa piuttosto a cercare guanti e ventaglio !
ALICE1 Ah eccoli, finalmente ! ...ma questa bella bottiglietta che sarà ? Tutte le volte che mangio o bevo qualche cosa mi succede qualcosa di interessante: voglio proprio vedere che effetto fa questa bottiglia: spero vivamente che mi faccia crescere, perché non ne posso più di essere così piccina !
ALICE2 Attenta a quel che desideri ! Stiamo sbattendo la testa contro il soffitto ! Ahi !
ALICE1 Basta così - speriamo di non continuare a crescere - stando così le cose non potrei nemmeno uscire dalla porta ! Non avrei dovuto berne così tanta !
ALICE2 Non si smette più ! Dove posso infilare il gomito ? e il ginocchio ? questo piede non ci sta più devo infilarlo nel camino, e il braccio, ecco, fuori dalla finestra ! Più di così non so che fare; succeda quel che succeda. Che ne sarà di me ?
ALICE1 Forse l'effetto della bottiglia si è esaurito: sto piuttosto scomoda e non mi posso muovere, ma almeno - mi pare - non sto crescendo più. Certo, si stava meglio a casa: là non mi capitava di diventare troppo grande o troppo piccola, né di farmi comandare da topi e conigli.
ALICE2 Quasi adesso ti rincresce di esserti infilata giù nella tana del coniglio
ALICE1 Eppure, eppure c'è qualcosa di curioso in questo genere di vita ! Che cosa mi può essere successo ? Non capisco. Tutte le volte che leggevo una favola, mi immaginavo che quelle cose non potessero succedere, e invece eccomi qua, proprio nel bel mezzo di una favola ! Dovrebbero scrivere un libro su di me, eccome se dovrebbero ! Quando sarò grande, lo scriverò io !
ALICE2 Ma sei già grande ! Per lo meno non c'è spazio per diventare più grande di così, qui !
ALICE1 Ma allora, vuol forse dire che non crescerò più ? Non sarebbe male, in un certo senso - non diventare mai vecchia - e tuttavia uhm - aver sempre compiti da fare ! Ah quello non mi piacerebbe proprio !
ALICE2 Alice, Alice, che sciocchina ! Come puoi metterti a fare i compiti qui ? Quasi non c'è spazio per te, figurati per i libri di scuola !
CONIGLIO Mary Ann ! Mary Ann ! I miei guanti, sbrigati ! Com'è che questa porta non si apre ? Beh non importa, è tardi, sarà meglio che io faccia il giro della casa ed entri dalla finestra !
ALICE1 Tu non ci entri proprio dalla finestra ! Adesso ti prendo !
CONIGLIO Pat ! Pat ! Dove ti sei cacciato ?
PAT Son sempre qui, certo che son qui ! Sto nell'orto a zappare per raccogliere le mele, signore !
CONIGLIO Nell'orto a zappare e per raccogliere le mele ? Che asino ! Vieni ad aiutarmi ! Tirami fuori di qui, sono cascato sopra la serra e rischio di tagliarmi !
E ora Pat, dimmi, cosa vedi alla finestra ?
PAT Ah sì, vedo, vedo ! Vedo un braccio, signore !
CONIGLIO Come sarebbe a dire un braccio, somaro ! Hai mai visto un braccio di quelle dimensioni ? Riempie tutta la finestra !
PAT La riempie sì signore, ma è pur sempre un braccio !
CONIGLIO Beh, in ogni modo quello non è il suo posto ! Vai a prenderlo e portalo via !
PAT Eh no, non mi garba, signore, proprio no !
CONIGLIO Fai come dico io, fifone !
ALICE Almeno riuscissero a tirarmi fuori dalla finestra ! Non voglio certo star qui in eterno !
CONIGLIO Dov'è l'altra scala ?
PAT L'ha portata Bill
CONIGLIO bravo Bill, legatele insieme ora, prendi Bill afferra questa fune
PAT ma non arrivano neppure a mezza altezza !
CONIGLIO Ma sì, ma sì, non fate troppo i pignoli
PAT Chissà se il tetto tiene ?
CONIGLIO Attenzione a quella tegola: non è fissata bene !
PAT Sta cadendo ! Giù la testa !
CONIGLIO Chi è stato ? Bill, ci scommetto ! Chi ci va giù per il camino ?
PAT Ah no. Io no. Ci vai tu !
CONIGLIO Ci andrà Bill
PAT Vedi Bill, il padrone ha detto che ci vai tu giù per il camino !
ALICE Dunque ci vien giù Bill per il camino eh? Gli tocca far di tutto, a Bill ! Non vorrei essere al suo posto per un mucchio di ragioni: qui il camino è molto stretto, ma qualche calcio penso di poterlo tirare ! Basta tirare indietro bene il piede e ... Ecco Bill, un bel calcio per te !
PAT Ecco Bill che vola !
CONIGLIO Prendetelo, là vicino alla siepe! Sorreggetegli la testa, non soffocatelo!
PAT Ci vorrebbe del brandy! Ehi, com'è andata, cosa è successo? raccontaci tutto! Sembravi un razzo!
CONIGLIO Dobbiamo dar fuoco alla casa !
ALICE Se ci provate, vi metto Dinah alle costole !
CONIGLIO Basterà una carriolata, tanto per cominciare
ALICE Una carriolata di cosa ? Ahi, ma questi sono sassi ! Non azzardatevi a farlo un'altra volta !
ALICE2 Ma quei sassi si stanno trasformando in pasticcini ! Se ne mangio uno cambierò dimensioni
di nuovo, di sicuro, e siccome più grande di così non posso diventare, me farà certo diventare più piccola !
ALICE1 Funziona ! Adesso posso uscire dalla porta !
ALICE2 La prima cosa da fare è scappare dalle attenzioni del coniglio e dei suoi amici, poi devo crescere finché non torno alla mia solita statura, e quindi trovare la strada per andare in quel bel giardino: mi pare che questo sia il piano migliore
ALICE1 Per ricominciare a crescere è necessario mangiare o bere qualche cosa; ma il problema è "Che cosa ?" qui ci sono solo fili d'erba e questo grosso fungo ... dietro non c'è nulla, sopra neppure e sotto...un bruco!!!
TERZA SCENA
Personaggi:
Bruco
Alice
Piccione
BRUCO: E tu chi sei ?
ALICE : Io - a questo punto non lo so più signore - o meglio, so chi ero stamattina quando mi sono alzata, ma da allora credo di essere cambiata più di una volta
BRUCO: Che vuoi dire con questo ? Spiegati !
ALICE Vede, signore, non si può spiegare ciò che non si conosce, e io non mi conosco più, capisce?
BRUCO Non capisco
ALICE Mi dispiace, ma non glielo so dire meglio di così, perché neppure io ci capisco niente, tanto per cominciare, e inoltre, a cambiare aspetto tante volte in un giorno, si finisce per avere una gran confusione in testa !
BRUCO Nessuna confusione
ALICE Beh, forse lei non ha ancora provato, ma quando dovrà trasformarsi in crisalide - lo sa che le succederà, un giorno o l'altro - e poi in una farfalla, allora vedrà che anche lei si sentirà un po' stranito
BRUCO Neanche per idea
ALICE Beh forse lei avrà delle sensazioni diverse, tutto quello che so è che io mi sentirei stranita
BRUCO Tu ! E tu chi sei ?
ALICE Così siamo daccapo ! Credo che spetti a lei dirmi per primo chi è
BRUCO Perché?
ALICE si gira ed inizia ad allontanarsi
BRUCO Stai qui ! Ho qualcosa di importante da dirti !
ALICE ritorna
BRUCO Tieni i nervi a posto
ALICE Tutto qui ?
BRUCO No pausa Allora tu ritieni di essere cambiata, eh ?
ALICE Temo di si signore, non ricordo più le cose che sapevo - e non riesco a mantenere la stessa statura per più di dieci minuti !
BRUCO Quali cose non ricordi più ?
ALICE Beh ho provato a ripetere T'amo, o pio bove, ma mi è venuta tutta diversa!
BRUCO Recitami l'inizio della Divina Commedia
ALICE Pur se all'inizio della vita
e quindi più acerba che matura
dirò l'unica cosa che ho capita
affrontare la realtà senza paura
e la fantasia, se tocca in sorte,
e mantenersi sempre a mente pura
BRUCO Non l'hai detta bene
ALICE Oh, no davvero ! Credo d'aver sbagliato qualche parola
BRUCO Era tutta sbagliata, da cima a fondo pausa
Di che statura vorresti essere ?
ALICE Oh non ci tengo molto alla statura, è solo che non fa piacere continuare a cambiare così spesso, capisce ?
BRUCO Io non capisco proprio; ti va bene come sei adesso ?
ALICE Beh, preferirei essere un pochino più grande, signore, se non le spiace: sette centimetri è davvero una miseria, come statura
BRUCO E' una statura bellissima !
ALICE Ops, non avevo notato che fosse alto - o lungo ? - sette centimetri anche lei .... mi scuso, sarà bellissima, ma io non ci sono abituata
BRUCO Ti ci abituerai col tempo pausa
andandosene Un lato ti farà diventare più grande, l'altro più piccola
ALICE fa un gesto di sconforto, non avendo capito
BRUCO Del fungo
ALICE mangia un pezzetto di fungo e diventa piccina, allora mangia un po' dell'altro e le si allunga il collo in modo da non vedere più le proprie spalle (può infilare la testa in un cartone forato sopra il quale parlare col piccione ?)
PICCIONE Serpente !
ALICE Non sono un serpente ! lasciami stare
PICCIONE Serpente ! Serpente ! Le ho tentate tutte, ma non si riesce a trovare una sistemazione che sia conveniente per tutti!
ALICE Non capisco: di cosa stai parlando ?
PICCIONE Ho provato le radici degli alberi, ho provato le sponde, ho provato i cespugli, ma quei Serpenti!! Non c'è modo di adattarsi con quelli! Come se non fosse già un problema covare le uova, devo anche stare sempre sul chi vive notte e giorno per paura dei Serpenti ! Tre settimane, sono tre settimane che non chiudo occhio !
ALICE Mi dispiace per le tue preoccupazioni
PICCIONE E proprio quando mi prendo l'albero più alto che ci sia nel bosco, proprio quando m'illudevo di essermene liberato, ecco che questi arrivano strisciando anche dal cielo ! Uhi ! Serpente !
ALICE Ma io non sono un Serpente, te l'assicuro. Io sono - sono una -
PICCIONE Ebbene che cosa sei? Stai cercando di inventartI su qualche cosa, eh, lo vedo!
ALICE Io - io sono una ... bambina
PICCIONE No, no tu sei un Serpente; è inutile che ti ostini a negarlo. Immagino che adesso vorrai farmi credere di non aver mai assaggiato un uovo !
ALICE Ho assaggiato delle uova, certamente, ma anche le bambine, tanto quanto i Serpenti, mangiano uova, non lo sapevi ?
PICCIONE Non ci credo, ma se fosse vero, beh allora sono una specie di Serpenti anche loro: ecco cosa ti dico ! Tu sei in cerca di uova, su questo non ho alcun dubbio, e allora, cosa vuoi che m'importi se sei una bambina o un serpente ?
ALICE Importa bene a me, ma il caso vuole che io non sia in cerca di uova, e anche se fosse, delle tue uova non saprei che farmene, perché a me non piacciono le uova crude !
QUARTA SCENA
Personaggi:
Alice
Gatto
GATTO Miao...
ALICE Micio bello di Pioltello! Accidenti, questo gatto ha unghie molto lunghe e tanti, tantissimi denti, meglio essere moolto gentili e rispettosi - mi vuoi dire per favore quale strada devo prendere per uscire di qui ?
GATTO Dipende in gran parte da dove vuoi andare
ALICE Non mi importa dove ...
GATTO Allora non importa nemmeno che strada prendi
ALICE ... purché io arrivi da qualche parte
GATTO Ma da qualche parte ci arrivi di sicuro, se vai sempre avanti senza fermarti
ALICE Che gente vive da queste parti ?
GATTO In quella direzione (alza la zampa destra) ci abita un Cappellaio: e in quell'altra direzione (accenna verso sinistra) ci abita la Lepre Marzolina. Vai da chi ti pare: sono matti tutti e due
ALICE Ma io non voglio andare in mezzo ai matti
GATTO Beh, è inevitabile. Siamo tutti matti qui. Io sono matto. Tu sei matta.
ALICE Come fai a sapere che sono matta ?
GATTO Devi esserlo, altrimenti non saresti venuta qui
ALICE Non mi pare una gran prova, e comunque, come fai a sapere che tu sei matto ?
GATTO Per cominciare, un cane non è matto. Sei d'accordo su questo ?
ALICE Penso di sì
GATTO Bene, allora tu sai che un cane ringhia quando è arrabbiato, e che dimena la coda quando è contento. Io, invece, ringhio quando sono contento e dimeno la coda quando sono arrabbiato. Perciò sono matto
ALICE Io lo chiamo fare le fusa, non ringhiare
GATTO Chiamalo come ti pare. Vieni a giocare a croquet con la Regina, oggi ?
ALICE Mi piacerebbe moltissimo ma finora non sono stata invitata
GATTO Mi troverai là (svanisce)
GATTO (riappare) Come ti è sembrato il bruco ?
ALICE Beh, nel suo piccolo, molto interessante
GATTO Me lo aspettavo (svanisce)
ALICE (tra sé) Cappellai ne conosco già, la Lepre marzolina parrebbe molto più interessante e magari, siccome non siamo di marzo, non farà il matto ...
GATTO (riappare) Hai detto "interessante" o "esilarante" ?
ALICE Ho detto "interessante" e ti sarei grata se smettessi di apparire e scomparire così all'improvviso: mi fai venire il capogiro !
GATTO D'accordo (e svanisce molto lentamente lasciando il sorriso)
ALICE Guarda guarda! Quante volte ho visto un gatto senza sorriso, ma mai un sorriso senza gatto! E' la cosa più curiosa che mi sia capitata in vita mia!
QUINTA SCENA
Tavolo apparecchiato. I personaggi sono pigiati in un angolo
Personaggi:
Alice
Lepre Marzolina
Cappellaio
Ghiro (dorme, gli altri due si appoggiano su di lui, come se fosse un cuscino)
Alice - Quella posizione deve essere molto scomoda per il ghiro. Però, visto che dorme, forse non gli dà poi tanto fastidio...
Lepre e Cappellaio - Non c'è posto, non c'è posto!
A - Ce n'è moltissimo invece (si siede a capotavola).
L - Prendi un po' di vino.
A - Veramente, di vino non ne vedo proprio...
L - Non ce n'è.
A - E allora non sei stata molto gentile ad offrirmelo.
L - E nemmeno tu a sederti senza essere stata invitata.
A - Oh, beh...non sapevo che il tavolo fosse vostro. E' apparecchiato per molto più di tre persone.
Cappellaio- Dovresti farti tagliare i capelli.
A - E tu dovresti imparare a non fare osservazioni, è molto maleducato!
C - Che differenza c'è tra un corvo e una scrivania?
A - Bene, mi fa piacere che volgiate giocare con me. Io sono brava a rispondere agli indovinelli e... sì, credo proprio di sapere rispondere!
L - Cioè, vuoi dire che credi di poter trovare la risposta giusta?
A - Certo! Almeno...almeno, voglio dire quello che dico...be', è la stessa cosa.
C - Neanche per sogno! Allora potresti dire che quando dici "Vedo quello che mangio" dici la stessa cosa che se dicessi "Mangio quello che vedo!"
L - oppure potresti dire che dire "Mi piace quello che ottengo" è lo stesso che dire "Ottengo quel che mi piace".
Lepre - Oppure potresti dire che "Respiro quando dormo" è lo stesso che "Dormo quando respiro"
C - Sì, per te è tutto uguale!
Silenzio
C - quanti ne abbiamo oggi? (guarda l'orologio)
A - Quattro.
C - Due giorni di differenza! Te l'avevo detto che il burro non andava bene!.
L - (prende l'orologio e lo tuffa nel the) Era un burro ottimo!
C - Sì, ma ci sono andate anche le briciole! Non dovevi spalmarlo col coltello del pane.
L - Era un burro ottimo!
C - (leggendo il giornale) Oh, guarda, c'è scritto che Bobby Watson è morto.
L - Dio mio, poveretto, quando è morto?
C - Perché ti stupisci? Lo sai benissimo. E' morto due anni fa. Siamo andati al suo funerale, ricordi? Un anno e mezzo fa.
L - Certo che me ne ricordo, me ne sono ricordato subito, ma non capisco perché tu ti sia stupito leggendolo sul giornale.
C - sul giornale non c'è. Sono già tre anni che si è parlato del suo decesso. Mi sono ricordato per associazione di idee.
L - Peccato! Era così ben conservato!
C - era il più bel cadavere del regno! Erano quattro anni che era morto ed era ancora caldo. Un vero cadavere vivente! E come era allegro!
L - Povera Bobby!
C - Vuoi dire povero Bobby.
L - no, penso a sua moglie. Lei si chiamava come lui, Bobby, Bobby Watson. Siccome avevano lo stesso nome non si riusciva a distinguerli l'uno dall'altra quando li si vedeva assieme. E' stato solo dopo la morte di lui che si è potuto sapere con precisione chi fosse l'uno e chi l'altra. Tuttavia ancora oggi c'è gente che la scambia per il morto e le fa le condoglianze. Tu la conosci?
C -Non l'ho vista che una volta, per caso, al funerale di Bobby.
L-Io non l'ho mai vista, è bella?
C - ha tratti regolari, eppure non si può dire che sia bella. Troppo alta e massiccia. I suoi tratti non sono regolari eppure la si potrebbe dire bella. E' un po' troppo piccola e magra. E' insegnante di canto.
L - E quando pensano di sposarsi quei due?
C - la primavera prossima al più tardi...
L - Per fortuna non hanno figli!
C - Non ci sarebbe mancato che questo! Figli! Lo sai che hanno un bambino e una bambina. Come si chiamano? Bobby e Bobby, come i loro genitori......
A - (non segue la conversazione e guarda l'orologio) Che buffo orologio! Dice il giorno e il mese ma non dice l'ora!
C - E perché dovrebbe? Il tuo orologio dice che anno è?
A - No, certo, ma l'anno ci mette tanto prima di cambiare.
C - Ed è esattamente il caso mio!
A - (perplessa) Non capisco bene...
C - Beh, hai risolto l'indovinello?
A - No, mi arrendo. Qual è la soluzione?
C -Non ne ho la minima idea.
L - Nemmeno io.
A - (sospirando) secondo me potreste impiegare meglio il vostro tempo, invece di sprecarlo con indovinelli senza risposta.
C - se tu conoscessi il Tempo come lo conosco io, non ne parleresti con tanta confidenza.
A - Non so che cosa vuoi dire...
C - Certo che non lo sai! Scommetto che non ci hai nemmeno mai parlato, con il Tempo!
A - Forse no, ma so che devo batterlo quando ho lezione di musica.
C - Ah, questo spiega tutto! Non gli va di essere battuto! Se invece ti fossi mantenuta in buoni rapporti con lui, farebbe fare al tuo orologio tutto quello che vuoi tu. Per esempio, metti che siano le nove di mattina, l'ora di cominciare le lezioni: basta che gli sussurri una parolina, al Tempo, ed ecco che le ore volano via in un battibaleno! L'una e mezza, ora di pranzo!
L - (sottovoce) Magari fosse vero...
A - Certo, sarebbe magnifico, però mi sa che non avrei ancora fame...
C - Dapprincipio forse no, ma puoi tenerlo fermo all'una e mezza finché vuoi.
A - E tu fai così?
C - (scuotendo il capo) No. Abbiamo litigato lo scorso marzo...proprio prima che quello lì impazzisse, sai (indica la lepre). Fu al gran concerto dato dalla Regina di Cuori, dove io dovevo cantare. (intona una canzone)
Sarà capitato anche a voi
Di avere una musica in testa
Sentire una specie di orchestra
Suonare suonare
Suonare suonare
Zum zum zum zum zum...
Forse la saprai, questa canzone?
A - Ne ho sentita una simile.
C - questa continua così...
G - canticchia la canzone, devono farlo smettere
Zum zum zum zum...
C - Beh, avevo appena finito la prima strofa che la regina si mise a strillare: "Sta ammazzando il Tempo, mozzategli il capo!"
A - Che orrore!
C - E da allora non vuole fare nulla i quello che gli chiedo. Ora sono sempre le sei.
A - E' per questo che avete pronti tanti servizi da the?
C - Sì, è sempre l'ora del the e non abbiamo tempo di lavare la roba negli intervalli.
A - E così continua a cambiare posto, vero?
C - Precisamente, via via che si adopera la roba.
A - Ma che succede quando tornate al punto di partenza?
L - E se cambiassimo discorso? Questo mi sta venendo a noia. Propongo che la signorina ci racconti una storia.
A - Sentite questa: Il serpente e la volpe. Una volta un serpente avvicinandosi ad una volpe le disse: "Mi sembra di conoscerti" la volpe rispose: "Anche a me". "Allora - disse il serpente - dammi dei soldi!" "Una volpe non dà soldi" disse l'astuto animale, e fuggì via in un batter d'occhio...
L e C - Non ci è piaciuta, era troppo triste.
A - temo di non saperne altre.
Lepre - Allora tocca a te! (al Cappellaio)
A - Sì, ti prego!
C -E va bene...c'erano una volta tre sorelline. Elsie, Lacie e Tillie. Abitavano in fondo a un pozzo...
A - E che mangiavano?
C - Si nutrivano di marron glacés
A - Ma è impossibile, sai? Gli avrebbe fatto male.
C - E infatti stavano malissimo!
A - Ma perché vivevano in fondo a un pozzo?
L - (seria) prendi dell'altro the?
A - Ancora non ne ho bevuto affatto, ragion per cui non posso prenderne dell'altro
C - Chi non ha preso un uovo oggi lo prenderà domani!
A - Nessuno ha chiesto la tua opinione!
C - (trionfante) e adesso chi è che fa osservazioni?
A - Perché vivevano in fondo ad un pozzo?
C - Gli affitti erano cari...Era un pozzo di maron glacés, così risolvevano il problema dell'alloggio e quello del vitto...
A - Non esistono!
C e L - Sst! Sst!
C - Se non riesci a comportarti come si deve, la storia puoi finirtela da te.
A - No, continua ti prego. Non ti interromperò più. Vuol dire che ce ne sarà uno...
C - Insomma, queste tre sorelline stavano imparando a disegnare...
A - E cosa disegnavano?
C e Lepre - Marron glacés!
C - Io voglio una tazza pulita, scaliamo tutti di un posto.
(si spostano tutti)
A - Ma non capisco. Da dove estraevano i marron glacés?
C - Esattamente come si estrae l'acqua da un pozzo, si estraggono i m g da un pozzo di nutella...
A - Ma loro erano già dentro al pozzo...
C - Certo, ben dentro...imparavano a disegnare e disegnavano ogni cosa, tutto quello che cominciava con la lettera M
A - Perché con la M?
L - E perché no?
C - Con la lettera M, come mummia, macina, mollusco...la moltitudine, la memoria...hai mai visto una moltitudine di memorie disegnata?
A - Davvero, ora che me lo chiedi...credo mai...
C -Allora stai zitta!
Lepre - Abbiamo visto che non sai raccontare storie...
C e L - E' così, è incapace, del tutto incapace...
Lepre - Vediamo se a scuola ti insegnano a fare di conto. Quanto fa uno più uno più uno più uno più uno più uno più uno?
Alice - Non lo so, ho perso il conto!
L - le addizioni non le sa fare. Sai fare le sottrazioni? Otto meno nove.
Alice - otto meno nove non lo so fare, ma...
L - Non sa fare le sottrazioni. Sai fare le divisioni? Una pagnotta divisa con un coltello: qual è il risultato?
Alice - Credo...
L - Pane e burro, naturalmente. Prova un'altra sottrazione: un cane meno un osso, cosa resta?
Alice - L'osso no, naturalmente, se lo tolgo...e neanche il cane: verrebbe subito a mordermi...e sono sicura che non resterei neanche io.
L - Allora secondo te non resterebbe nulla?
A - Secondo me la risposta è questa
L - Sbagliato, come al solito, rimarrebbe il controllo del cane
A -Ma non capisco come...
L - stai a sentire, il cane perderebbe il controllo, sì o no?
A - Forse sì
G - Dunque se il cane se ne andasse il controllo resterebbe lì.
A - Potrebbero andarsene tutt'e due, uno da una parte e uno dall'altra...(tra sé) ma che sciocchezze stiamo dicendo?
L - i conti non sa neanche dove stanno di casa! E io me ne vado (si allontana).
Cappellaio - Aspettami, non ci sono più tazze pulite! Dove berremo il thè?!
Lepre - L'abbicì lo sai, vero?
Alice - Certo.
Lepre- Anche io, naturalmente. E voglio rivelarti un segreto: io so leggere parole di una lettera! Non è straordinario? Ad ogni modo non ti scoraggiare: ci arriverai anche tu, col tempo, se ti impegnerai...
L - e sai rispondere a domande utili? Come si fa il pane?
A - Questo lo so! Si prende del fior di farina...
L - E dove si coglie il fiore? In giardino o sulle siepi?
A - Beh, non è che si colga, si macina...
L - Quanti acri di terreno? Non devi tralasciare tanti particolari!
Dove è andato il Cappellaio? Li hai visti per caso?
A - Credo che sia andato, cercava delle tazze pulite...
Lepre - Tazze?
A - Per il thè...
Lepre- Giusto, vuoi del thè, mia cara? Se trovi una tazza pulita...
Alice si alza e se ne va
A - In quel posto non ci torno più Non sono mai stata ad un the più idiota in vita mia!
SESTA SCENA
In scena due carte da gioco: Sette e Cinque. Stanno dipingendo le rose.
Personaggi:
Cinque
Sette
Re
Regina
Fante di cuori
Gatto
Sette - Ehi, Cinque, sta' un po' attento! Mi schizzi tutto il colore addosso!
Cinque - Non è colpa mia, mi hai urtato con il gomito.
S - Bravo, Cinque! Sempre a dare la colpa agli altri!
C - Tu è meglio che non parli! Proprio ieri ho sentito la Regina che diceva che meriteresti che ti tagliassero la testa, perché hai portato alla cuoca, invece delle cipolle, dei bulbi di tulipano!
S - (buttando il pennello) Di tutte le ingiustizie, questa è...
Alice - potreste dirmi, per favore, perché state dipingendo quelle rose?
S - be', insomma, signorina, il fatto è che questo qua doveva essere un rosaio di rose rosse, e invece per sbaglio ne abbiamo piantato uno bianco; e se la Regina se ne accorge ci fa tagliare la testa a tutti quanti. Sicché come vede ci stiamo dando da fare prima che arrivi lei con tutto il suo corteo.
A - Cos'è un corteo?
C - Un corteo è tanta gente. Quello della Regina è sterminato. Devi sapere che ci sono:
(C e S si alternano nell'elencare)
un dragone alato
un drago
un traghetto
un draguncolo
un King-Kong
uno scarposauro
uno schifomedonte
alcuni grifi di Notre-Dame
sei arpie
un ciclope
un birbone ormiaglio
un'anaconda cingolata
un pitone nocciolato
un kraken con tentacoli di novanta metri
un triceratopo
uno stegosauro
due siamosauri
quattro gruppi rock Heavy Metal:
gli Hellraisers
gli Hafen Slawkenbergius
i Curva Sud
i Crevecoeur;
un uomo-lupo
un uomo cocker
un altro king-Kong (il remake)
uno zaramaggedon
un'aragosta gigante
un'onda anomala
un tartufo presidenziale
un gorilla con prole
nove tonnellate di gelatina verde
un locustone
sedici scheletri danzanti
un doukipoudontan
un ossimoro
un opinion maker
un'orchestra mambo di zombie
una portaerei americana
(ci sono dappertutto quelle!)
un Minotauro
un miniromanzo
un centauro a piedi
un centauro in moto
diciannove tra cerberi, ladoni, gelludi, strigi, empuse, carcinocheiri, tynnocefali, aeroconopi e ippomyrmeci
un refuso
ventidue mostri tropici oltre il limite del contenuto concettuale e cioè sedici mostri per enfasi e cinque mostri per iperbole e un mostriciattolo per litote
sei mostri per dislocazione e salto di senso, tre mostri metaforici e tre ironici
un mostro di bravura
un vampiro
uno sceliphron sphiriprex
un bambino prodigio
una coppa gigante di gelato Tropicana
un mammuth
un teratologo...
Sette - Hai capito, ora?
Alice - Beh, mi è sfuggita...qualche parola...
Sette - E tu rincorrile, allora! Non ci manca che questa! Se la Regina trova in giro delle parole, quelle che tu hai lasciato fuggire, darà la colpa a noi! Le parole vanno tenute, e ben strette!
A - Non era questo che intedevo...
Sette - Allora spiegati, oppure non dire niente del tutto! Mi sembra che tu dica cose senza senso!
C - La Regina! La Regina! Arriva la Regina! (i giardinieri si inchinano)
Entra il corteo (Re, Regina, Coniglio e altri)
A - Forse dovrei mettermi faccia a terra anch'io, come loro... Ma a che servirebbe? Se tutti ci mettessimo faccia a terra davanti ad un corteo, chi lo vedrebbe più, il corteo? (resta n piedi)
Regina - (si ferma davanti ad Alice; si rivolge al fante di cuori) E questa chi è? (Il fante di cuori annuisce servile, con un sorriso ebete)
(al fante) Idiota! (il fante annuisce ancora) Come ti chiami, bambina?
A - Mi chiamo Alice, con licenza di vostra maestà.
R - E questi chi sono (indica i giardinieri).
A - Come faccio a saperlo? Non sono affari miei!
R - Mozzatele il capo! Mozzatele il capo!
A - (decisa) Sciocchezze!
Re - Rifletti, mia cara, è solo una bambina...
Reg- (al fante, indicando i giardinieri) Rivoltateli! In piedi!
C e S fanno umili inchini a tutti
R - Finitela, basta! Mi fate girare la testa. Che stavate facendo qui?
C - Veramente, noi cercavamo di...
R - Ho capito, ho capito! (ha esaminato le rose) Mozzategli il capo!
C e S cercano di nascondersi dietro Alice. Le guardie li cercano inutilmente.
R - Avete tagliato loro la testa? Bene! (ad Alice) non startene impalata a fissarmi. Aiutami. Guarda in che stato ho i capelli. Ci è rimasta impigliata la spazzola. E il pettine l'ho perso ieri.
A - (la aiuta) ora va molto meglio. Però dovrebbe proprio assicurarsi una cameriera personale!
Regina - Ti assumerei volentieri! Due soldi la settimana e marmellata un giorno sì e uno no.
A - non dicevo per me. E poi la marmellata non mi piace.
R - E' una marmellata buonissima.
A - Beh, in ogni modo oggi non mi va.
Regina - Oggi non ti toccherebbe nemmeno se ti andasse. La regola è: marmellata domani e marmellata ieri, mai marmellata oggi.
A - Ma ci sarà pure la "marmellata oggi" qualche volta.
R - No, non è possibile, la marmellata c'è tutti i giorni no; oggi è un giorno sì, capisci?
A - Non capisco, è tremendamente complicato.
Regina - Sei troppo giovane per capirlo. Piuttosto, sai giocare a croquet?
A - Sì!
R - E allora vieni! Ai vostri posti! (tutti corrono: scena di movimento su musica veloce
La regina di tanto in tanto grida: "Mozzategli/le il capo!
La musica cala e risentono le riflessioni di Alice, mentre si avvicina il Gatto
A - Che ne sarà di me? Qui c'è una tale smania di decapitare la gente che è un miracolo se c'è ancora qualcuno in vita! (vede il sorriso) E' il micio bello di Pioltello! Finalmente potrò conversare con qualcuno.
Gatto - come va?
A - E' inutile parlargli, finché non saranno comparse anche le orecchie, almeno una...
Il Gatto scopre le orecchie.
A - secondo me tutti barano. E fanno un tale chiasso tutti quanti che uno non sente nemmeno la propria voce...poi sembra che non segano nessuna regola: almeno, se ci sono delle regole non ci fa caso nessuno. La Regina dovrebbe insegnare ai sudditi a rispettare le regole, secondo me. Invece è la prima che non le segue. Non dovrebbe dare il buon esempio? Che ha il potere fa sempre così? Un gran pandemonio senza nessuna regola...?
Gatto - (a bassa voce) ti è simpatica la Regina?
A - per niente, è prepotente e ...
R - (si accorge che Alice parla con qualcuno, guarda il gatto con curiosità) con chi stai parlando?
A -E' un mio amico, un gatto del Cheshire , mi sia concesso di presentarvelo.
Re - ha un'aria che non mi piace affatto, però se vuole può baciarmi la mano.
G - preferirei di no-
Re - Non fare l'impertinente! E non guardarmi in questo modo!
Alice - ma un gatto può guardare un re. L'ho letto in un libro, ma no ricordo dove.
(alla regina) Cara, vorrei che facessi allontanare questo gatto...
Reg - Mozzategli il capo!
Re - vado io stesso a chiamare il boia! (si allontana)
Grande confusione: la Regina grida, gli altri accorrono, il gatto scompare. La Regina lo fa cercare, poi si guarda intorno cercando qualcosa che non trova e stizzita grida:
R - Le mie paste!!! Dove sono finite le mie paste?!!
SETTIMA SCENA
Personaggi
Tutti
R - Chi le ha rubate?!
Viene portato al suo cospetto il fante di cuori
Guardia - E' stato lui, maestà
R - Bene bene, che si faccia subito un processo, e poi gli mozzerete il capo.
Giurati!!! Che cosa aspettate!?!
Si riunisce la corte. Al Centro su di un tavolo c'è un piatto di paste
Alice osserva.
A -( tra sé) Quello è il giudice, per via della parrucca., e quello è il banco della giuria, e quelli i giurati (ripete la parola giurati, stimandosi). Che cosa stanno facendo? Perché prendono appunti?
Cinque - Scrivono i loro nomi, per paura di dimenticarlo prima della fin del processo.
A - Che stupidi!
Coniglio - Silenzio in aula.
Re (e giudice) - Venga avanti la Lepre Marzolina e legga l'accusa.
Lepre - Io? Perché io?
Re - Perché io, il Re, decido così
Regina - Perché io, la Regina decido così!!!
Re - Sì cara, come vuoi, venga la Lepre!
(scena tipo lezione di Inglese, con ... scheda didattica e bacchetta ) -
Lepre - The Queen of Hearts
Sette - La Regina di Cuori...
L - She made some tarts
Sette - fece delle paste
L - All on a summer day
S - in una giornata d'estate
L - The Knave of Hearts
S - Il Fante di Cuori
L- he stole those tarts
S- Rubò quelle paste
L - And took them quite away!
S - E se le portò via
L - (al pubblico) And now repeat whit me, The Queen of Hearts...
Re - Silenzio! Ho sentito abbastanza, pronunciate il verdetto!
Coniglio - Non ancora, prima c'è un sacco di cose!
Re - Chiamate il primo testimone.
Coniglio - Primo testimone!
Cappellaio - Chiedo venia, Maestà, per l'introduzione di questi oggetti (Tazze...), ma non avevo ancora finito di prendere il thè quando sono stato convocato.
Re - A quest'ora dovresti avere finito. Quando hai cominciato?
C -Mi pare che fosse il 15 di marzo.
Lepre - Il sedici!
C - il quattordici, ho detto!
Lepre - (interrompendo a vacca) The Queen of Hearts...
Re - Silenzio! Mettete a verbale! E tu togliti il tuo cappello
Cappellaio - Non è mio.
Re - Cappello rubato! A verbale!
C - Li tengo per venderli, non ne ho di miei: faccio il cappellaio (La Regina lo osserva e lo innervosisce)
Re - Fai la tua deposizione, e non ti innervosire o ti farò giustiziare sul posto.
C - Sono un pover'uomo, e avevo appena incominciato a prendere il thè...da non più di una settimana circa...con tutto che il pane e il burro continuavano a diminuire...e il tremolio del thè
Re - Il tremolio di cosa?
C - E' cominciato con il thè
R - Certo che tremolio incomincia con la T. Mi hai preso per un idiota?
C - Sono un pover'uomo e la maggior parte delle cose tremolò da allora in poi...solo che la Lepre Marzolina disse...
Lepre - Non è vero!
C - Sì che è vero!
L - Nego!
Re - Nega, lascia perdere questa parte.
C - Beh, in ogni modo, il ghiro disse...(guarda se il Ghiro intende negare, ma dorme)
E in seguito mi affettai ancora un po' di pane e di burro...
Regina - Ma che cosa disse il Ghiro?
C - Questo non lo ricordo.
Re - devi ricordarlo, o ti farò giustiziare!
C - Sono un pover'uomo, maestà...
Re - E un pessimo oratore!
Re - se è tutto quello che sai puoi anche scendere
C - Più di così non posso, sono sul pavimento
Re - Allora ti puoi sedere.
C - Veramente preferirei finire il mio thè
Re - Vai pure. (esce)
Regina - E appena fuori, tagliategli la testa!
Re - Chiamate il teste successivo
Entra il cuoco
Di che cosa sono fatte le paste?
Cuoco - Soprattutto di pepe.
Lepre - Di nutella...
Regina - Agguantate quella lepre! Sbattete quella lepre fuori dall'aula, prendetela a pizzicotti, fate qualcosa! (la Lepre viene allontanata)
Re - Non fa niente, chiamate il teste successivo
Alice - Finora non hanno raccolto molte prove...
Coniglio - Il teste successivo è...Alice!
Alice - Presente! (Fa cadere i giurati, o altro..., confusione)
Oh, vi chiedo scusa!
Re - Il processo non può continuare finché tutti i giurati non saranno tornati ai loro posti, tutti quanti!
Re - Che ne sai tu di tutta questa faccenda?
A - Niente!
Re - Niente di niente?
A - Niente di niente di niente!
Re - Questo è molto importante!
Coniglio - Molto POCO importante, vuol dire Sua Maestà, naturalmente...
Re - Sì, certo, poco importante, questo volevo dire... (a bassa voce) importante...poco importante...importante...
Legge numero quarantadue: Tutte le persone con che superano il chilometro e mezzo devono allontanarsi dalla Corte! (tutti guardano Alice)
A - Io non supero il chilometro e mezzo
Re - Sì, invece
Regina - Circa tre chilometri
A - Beh, comunque sia io non me ne vado, e poi non vale, voi avete inventato la legge in questo momento.
Re - E' la legge più antica del codice intero
A - Allora dovrebbe essere la numero uno.
Re - (impallidisce) Sì, beh, forse è stata introdotta solo ora
A - E allora non può valere che per il futuro...
Re - Perché, funziona così la legge nel tuo paese?
A - Per la verità non so, ma non dovrebbe essere così?
Re - Pronunciate il verdetto!
C - Ci sono altre prove, con licenza di vostra Maestà, è stato appena rinvenuto questo foglio.
Regina - Che cosa contiene?
C - Non l'ho ancora letto ma si direbbe una lettera, scritta dall'imputato a...a qualcuno
Re - Deve essere così, a meno che non sia stata scritta dall'imputato a nessuno, il che peraltro capita di rado...
Regina - Ma capita, capita. O non potrebbe non essere stata scritta a qualcuno o a nessuno?
Re - A chi è indirizzata?
C - non porta alcun indirizzo, anzi, sull'esterno non c'è scritto niente. E non si tratta di una lettera, ma di una poesia.
Re - La scrittura è quella dell'imputato?
C - No, e questa è la cosa più strana.
Re - Avrò imitato la scrittura di qualcun altro!
Fante - Con licenza di vostra Maestà, io non l'ho scritta. E del resto la cosa non sarebbe dimostrabile: infatti non è firmata.
Re - Se non hai firmato non hai fatto che peggiorare le cose. Evidentemente le tue intenzioni non erano buone, altrimenti avresti firmato come una persona perbene (applausi)
Regina - Ciò prova la sua colpevolezza, dunque mozz...
Alice - Ciò non prova un bel niente! Ma se non sapete nemmeno di cosa parla!
Re - Leggila!
C - Da dove devo iniziare?
Re - Inizia dal principio e vai avanti fino alla fine: allora fermati
C - Luigino e Carletto aprono l'armadietto, cercano il mandorlato e trovano il pangrattato.
Re - E ' la prova più importante che abbiamo ascoltato fino ad ora, pertanto ordino ai giurati...
A - Ma se non dice niente! Sfido chiunque a spiegarla, gli regalo una moneta da sei soldi. per me non contiene un solo atomo di senso.
Coniglio - Per lei non contiene un atomo di senso...
Re - Se non ha senso la cosa ci risparmia un bel po' di fatica, visto che non avremo bisogno di cercarlo però non saprei, un po' di significato mi pare di trovarlo...cercano il mandorlato...
Regina - Subito la sentenza!
Alice - Ma che idiozia, prima la sentenza del verdetto!
Regina Chiudi il becco!
A - Neanche per sogno!
R - Mozzatele il capo!
Alice - A chi credete di fare paura? Non siete che un mazzo di carte!
(tutti si scagliano contro Alice ma improvvisamente si spengono le luci e si sente una voce registrata. Intanto sul buio escono tutti).
Voce fuori campo - Svegliati, Alice cara. Che dormita hai fatto!
Alice - Ho fatto un sogno così curioso... C'era un coniglio, e una lepre, e delle carte da gioco, e una Regina collerica. Col - le -ri .- ca! (soddisfatta di conoscere il termine). E un ghiro, e un sorriso senza gatto...
Voce - Certo è stato un sogno curioso, ma ora corri a prendere il thè, si sta facendo tardi.
A - Hai ragione, vengo subito...
Luce, sono seduti al tavolo Lepre e Cappellaio
C - Un thè, mia cara?
A - (perplessa) Ma voi eravate nel sogno, come potete stare qui?
C - La vita? Il sogno? Sei così sicura che siano distinte?
Lepre - Quale realtà è più vera, la vita o il sogno?
C - Quale realtà è più assurda, la vita o il sogno?
L - Quale realtà è più triste? La vita o il sogno?
A - Ma allora io posso scegliere di vivere...nei sogni?
C - Finché siamo bambini possiamo farlo, ma crescendo dimentichiamo di sognare. Non ne siamo più capaci. Tu sperò, quando crescerai, potrai ascoltare la voce del fanciullo che sarà ancora dentro di te...
Lepre - Tutti lo possiamo fare...
C - Non la dimenticare...
L - Mai!
C - Alcuni...
L - La maggior parte di voi!
C - La maggior parte di voi la dimentica appena diventa grande.
L - E lei, la voce, non si fa più sentire...
C - Tanto non la ascoltano..
L - Ma tu non la dimenticare. Ascoltala sempre, quando crescerai!
C - E così potrai ancora sognare...
L - E prendere il thè con noi...
C - E prendere il thè con noi.
L - E sarai una adulta bambina
C - O una bambina adulta
L - Ma chi è adulto?
C - Chi è bambino?
L - Tu sei una bambina?
C - O sei un'adulta?
C - Oh, bèh, non è poi così importante...
Alice si siede tra di loro e devono il thè, felici.
Tela