Sarà rappresentato :
SABATO 9 MAGGIO 2009
SALA POLIFUNZIONALE "DON BOSCO" DI SONDRIO
ORE 21.00
Per il critico teatrale Mortimer Brewster la sera del suo fidanzamento con Elena Harper rischia di diventare la sera peggiore della sua vita: nella casa delle zie Abby e zia Marta, che lo hanno cresciuto assieme ai fratelli Jonathan (di cui si erano perse le tracce senza che nessuno se ne dispiacesse troppo e che proprio quella sera si ripresenta, profondamente cambiato ed accompagnato dal complice e personale chirurgo plastico Einstein) e Teddy (che si crede Theodore Roosvelt e scava le chiuse del canale di Panama in cantina) scopre qualcosa che non avrebbe mai pensato di trovare in un luogo così tranquillo, la casa di due miti anziane signore tutte dedite alla buona cucina, alla produzione del vino di sambuco e, soprattutto, alle opere buone: un cadavere.
I suoi tentativi di salvare la tranquillità delle due vecchiette fanno passare in secondo piano i progetti matrimoniali, anche perchè il malcapitato, ormai credutosi l'ultimo erede di una famiglia di pazzi maniaci, cercherà di allontanare Elena per il timore di farle del male, ma vengono pesantemente ostacolati dai fratelli e dall'intervento del poliziotto (con velleità di commediografo) O'Hara.
Quando tutto ormai sembra perduto, il finale, con rivelazione a sorpresa sulla sua nascita e liberazione della casa da tutti gli inquilini "scomodi" si può ben dire lieto, almeno per lui ...
L'opera è una libera interpretazione di una fenomenale commedia scritta nel 1941 da Joseph Kesselring (New York 1902 - 1967) Arsenico e vecchi merletti (Arsenic And Old Lace) ) che ha avuto 1.444 repliche a New York e altre innumerevoli in tutto il mondo, e da cui è stato tratto il celebre film di Frank Capra con Cary Grant.
"Ho visto tante commedie in vita mia. Ma non ho mai visto un personaggio comportarsi in modo intelligente." dice Mortimer mentre si comporta (lui, il personaggio) in modo poco intelligente; il ritmo vivace e l'accavallarsi grottesco delle scene, irresistibilmente comiche, nascondono comunque uno sguardo cinico e macabro, che fa del testo una commedia nera di grande humor: si parla di cadaveri, assassini, avvelenamenti, torture, tumulazioni, esequie, ma senza mai mostrarli. Ciò che accade in cantina viene riferito per metafora, il terribile Jonathan descrive i suoi metodi di killer come se parlasse di opere d'arte, la macabra cassapanca viene aperta e chiusa infinite volte, ma il suo contenuto non viene mai palesato: viene solo riflesso nell'espressione dei personaggi che gettano lo sguardo in questo abisso.
In fondo si tratta di un tentativo di mettere a fuoco il problema dell'identità: la difficoltà di definirla (definirsi) a tutto tondo, la necessità di non limitare il proprio sguardo sugli altri alle apparenze, ma nasconde forse anche un avvertimento (che negli anni in cui fu scritta appariva pressante, ma anche ora non cessa di essere attuale) sull'irresponsabilità del mondo e sul timore che la sua follia possa espandersi ovunque, penetrare nelle nostre case: non serve a nulla rifugiarsi nel più tranquillo dei mondi, nelle stanze più recondite.
"Caro, ma sei impazzito tutto ad un tratto?", chiede Elena a Mortimer.
"No, non credo. Ma è soltanto questione di tempo."
E' stato rappresentato a :
25/04/09 tresivio
09/05/09 sondrio san rocco
16/05/09 piateda
17/05/09 caiolo
23/05/09 berbenno
05/06/09 ponte
13/03/10 traona
01/05/10 sondrio castel masegra
Seguono foto dello spettacolo: