Spirito allegro

SPIRITO ALLEGRO

                                                                                                 di Noel Coward

E' stato rappresentato:

a Morbegno il 24 febbraio   2000
  a Sondrio il 25 marzo 2000
  a Tresivio
  a Ponte in Valtellina
  a Domaso

Trama

Uno scrittore, per   documentarsi sul mondo dei medium, organizza una seduta spiritica, durante la   quale si materializza lo spirito della sua prima moglie defunta. Ma lo spirito   è visibile soltanto a lui e questo genera una serie di divertentissimi   equivoci.

Hanno recitato:

Morena Ghilardi nella   parte di M.me Arcati
  Marilena Marmo nella parte di Ruth Considine
  Gianluca Moiser nella parte di Carlo Considine
  Elena Pini nella parte della dottoressa Bradman
  Elena Ragazzi nella parte di Elvira

Regia di Titti Tandoi

Musiche originali   di Nicola Paganoni, eseguite dallo stesso al sax

Direzione tecnica   di Andrea Maspero

Teatro, strappa applausi alla   platea l'umorismo inglese di Noel Coward

Morbegno - serata contraddistinta dall'umorismo   inglese giovedì al teatro Iris di Morbegno in occasione del quarto appuntamento   con la rassegna teatrale cittadina. La compagnia "Gente Assurda" di   Sondrio ha interpretato "Spirito allegro", commedia in tre atti scritta   dall'autore inglese Noel Coward. Un classico dell'umorismo contemporaneo che   il grupo di attori valtellinesi, diretto dalla regista Titti Tandoi, ha presentato   ponendo in evidenza le diverse caratteristiche, prima fra tutte il forte contrasto   tra l'impeccabile educazione inglese degli interpreti e la stravaganza della   situazione, a metà tra la realtà e l'irrazionale.
  (...) Coward fu un grandissimo autore teatrale, uno fra i più apprezzati   in Inghilterra per la maestria con cui disegna i personaggi e le situazioni   in un misto fra leggerezza ed ironia, paradosso e genio. Il gruppo di attori   della compagnia sondriese "Gente Assurda" è riuscito a rendergli   omaggio realizzando una rappresentazione che il pubblico ha dimostrato di apprezzare.

Articolo scritto da Marco Quaroni, pubblicato   su IL GIORNO il 26 febbraio 2000.